Alessandro D'Alessandro
Organettista, si dedica principalmente alla contaminazione dell'organetto con stili e armonie non propriamente di matrice etnica, anche attraverso l'utilizzo dell'elettronica.
E chi ascolta si trova di fronte a un racconto altro che alimenta nuove imprevedibili emozioni...
Giandomenico Curi, Venerdi di Repubblica
Sono affascinato dal modo di suonare di Alessandro, scevro da inutili virtuosismi e teso alla ricerca del suono e della “magia” del suo mantice.
Gianni Coscia
Alessandro D'Alessandro, capace di trasformare uno strumento popolare in una sentenza, un dettame ritmico, sintattico, sintetico. È l'elemento primario, l'organon, lo ‘strumento’, o più praticamente un arnese che si nutre di vento, o di soffio, per ritornare allo spirito. D'Alessandro impera sia quando è sul fondo del complesso sia quando diventa primo violino, ed è capace di aggiungere quel pizzico, sempre sorprendente, di psichedelìa. Una psichedelìa popolare.
Daniele Sidonio, L'isola che non c'era
Alessandro D’Alessandro is an artist that we should all promote and treasure, for his individuality, his invention, and above all… for his wonderful musicality. Well I am a fan!
Geoff Westley
Molte sono le vie dell’organetto. Parola di Alessandro D’Alessandro che pubblica un curioso album, Canzoni, in cui esplora vari mondi musicali utilizzando l’elettronica e la fantasia...
Mario Luzzatto Fegiz, Corriere della Sera
Che Alessandro D’Alessandro sia probabilmente l’organettista italiano di maggior talento della nuova generazione non ci piove: un talento che si esprime soprattutto nella cifra stilistica e artistica, nella sua partecipazione a progetti molteplici, nel suo non suonarsi addosso.
Andrea Del Favero, Folk Bullettin